PIOVE SUL BAGNATO


Monumento di Alberto da Giussano (Legnano, Italy)

Image via Wikipedia

La lunga televendita é terminata.  Anni di promesse,  dal milione di posti di lavoro, alle grandi infrastrutture, agli incentivi per l’export e alle PMI, alla riduzione della pressione fiscale, sono oggi certificate dalle recenti dichiarazoni delle agenzie di rating  promesse da buttare nel cesso. E i problemi per i cittadini italiani sono appena cominciati, come da tempo andavo scrivendo. A fronte di una congiuntura che é sempre più negativa, una ripresa che non solo non accenna ad arrivare ,ma che al contrario fa intravedere un’accelerazione dell’inflazione sia endogena che esogena. Il nostro debito non diminuisce, nonostante le dichiarazioni del ministro del Tesoro. Quello che per anni questo governo ha definito con toni ditirambici il salvatore della patria per “aver mantenuto in equilibrio i conti pubblici (sic)” Immaginate cosa sarebbe successo se non lo avesse fatto…… Il nostro tasso di crescita non si stacca da un misero 1%.   E tale rimarrà più , o meno, l’anno prossimo, 1.5% secondo le stime  sia italiane che OCSE e Commissione europea.

Con questi tassi non solo non si riassorbe la disoccupazione giovanile , ma non si riesce neanche a coprire gli esodi programmati nel pubblico e nel privato. L’annuncio di Moody’s significa tre cose per il governo . La ricreazione é finita.    Nel senso che fino ad oggi hanno voluto dare all’esecutivo il tempo d’intervenire per incrementare la crescita, intervenire con un incremento fiscale, e ridurre l’alto debito accumulato. Per inciso il nostro debito su PIL si é accresciuto sotto Berlusconi  dal 102% di Prodi al 112% di oggi.

Che tutta la melina interna al governo, alla maggioranza, sulla riduzione delle tasse é finita . Non c’é più trippa  per gatti.   Questo governo entro il 30 Giugno dovrà indicare alla Commissione Europea come intende intervenire con la manovra fiscale in fieri ed allo studio. 45 miliardi di euro che dovranno essere spalmati tra Giugno ed Ottobre 2011 e Maggio/ Giugno 2012. E questa manovra dovrà essere convincente pena il downgrading che ci esporrebbe  a costi ben maggiori e ci porrebbe nelle stesse condizioni di Spagna e Portogallo.

Il rischio ,se così fosse, di  un incremento delle tasse per finanziare lo spread che si verrebbe a creare tra il tasso d’interesse dei nostri BOT e quelli tedeschi. Ovvero per coprire l’impennata del costo del nostri debito.

E mentre tutto ciò  sta addensandosi  sul nostro futuro, i nostri politicanti ,o meglio la parte che si richiama alla Fantasy Land dei Celti , dei druidi, del dio Po, dei grandi lavoratori lombardi, discendenti di questa razza padana che si richiama a nientepopòdimeno che ad  Alberto da Giussano (1300 dc) si atteggiano a capipopolo degni della peggiore sceneggiata napoletana. Questi altro non sono che “pezzi ie m….” . Contano il 10,massimo 11% su scala nazionale, grazie alla legge porcata dell’odontotecnico Calderoli , essendo concentrati solo in tre regioni, ormai in due, riescono ad avere più seggi grazie al premio di maggioranza.

E questi accattoni oggi lanceranno l’ennesima porcata. L’ennesimo ricatto non solo a Berlusconi , ma a tutti gli italiani. Con la scusa del trasferimento dei 4 ministeri credono di tacitare una base che ormai non ne può più di veder i propri dirigenti arrampicarsi sugli specchi. Il trasferimento non si farà mai. E Bossi , Maroni, Calderoli lo sanno benssimo.

Pensate,  il solo trasferimento del ministero del lavoro  ha un costo stimato di 3 miliardi di euro, senza contare le ricadute giudiziarie ed  economiche delle cause intentate dalle migliaia di impiegati che non volessero trasferirsi. Un’altro miliardo almeno .Una richiesta quindi inutile, speciosa, improduttiva. Un’allocazione di risorse che invece, forze responsabili ,non accattone, dovrebbero destinare al lavoro ,alla creazione di posti di lavoro ed alla drastica riduzione del lavoro nero molto presente proprio in Veneto, Lombardia e Piemonte.

Ma tant’é questa é la forza politica che ha supportato, ricattato, mantenuto in carica il governo Berlusconi e che ora vorrebbe riacquisire di fronte al suo popolo una verginità perduta nei consigli di amministrazione di decine di banche del nord assediate da peracottari leghisti che non sanno fare,come si usava dire nell’Italia dei primi del Novecento, nemmeno una O con l’aiuto del bicchiere. La peggiore feccia che con tanti proclami ha seguito un corso accelerato per appropriarsi delle tecniche  di espansione territoriale democristiane. Oggi dopo il fallimento del loro arrembaggio e  le prove scadenti fornite da questi amministratori del nulla , cercano di trovare una scialuppa per restare a galla.

Come ho scritto nel mio blog “Cinismo, occorre del sano cinismo” questa sinistra non deve offrire loro il ben che minimo aiuto. Devono andarsene. La nuova legge elettorale la si può ottenere in vario modo. Attraverso un referendum le cui firme sono già sul punto di essere raccolte. Con i voti  dei centristi. Senza accordi sotto banco. Loro vogliono uscire dal buco nel quale sono. Lo scambio é solo su questo. Nient’altro. A legge elettorale approvata ,ognuno per sé.

Mi permetto di suggerire che un modo intelligente e produttivo per definire al meglio le coalizioni e fornire stabilità alla compagine governativa  c’é e si chiama  sistema a doppio turno. Al primo turno le formazioni politiche si presentano da sole e ciò permette una conta chiara del peso elettorale conseguito da ciascuna. Al secondo turno le formazioni saranno obbligate a concordare piattaforme politico-programmatiche  e quindi a raggrupparsi evitando il problema costante in Italia di piccoli partiti che poi amano tenere in scacco e ricattare il governo! Evidente che dò per scontato il ritorno alla diretta responsabilità degli eletti  nei confronti degli elettori che potranno a maggioranza revocarne il mandato. Questa sarebbe un’ulteriore pietruzza per costruire un nuovo modo di fare politica in questo paese . Per non dover vedere ancora servi che acclamano altri servi nella più totale indifferenza delle istituzioni e impotenza da parte dei cittadini elettori.

Resto comunque dell’opinione che per vaccinare quella parte di italiani che ha supportato il Primo Clown i 45 miliardi di manovra debbano tutti restare a carico del governo attuale.  Che sarà costretto a tassare, almeno per una volta, il suo popolo.

Buona vita a tutti.

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