L’AVVENTURISMO TURCO


E’ quanto mai singolare l’acquiescenza americana  nei confronti di ciò  che  si può definire l’avventurismo  del gruppo dirigente turco ,ed in prima persona dell'”imperatore” , così come lo definiscono i suoi supporters, Erdogan!

Una escalation che dura ormai da oltre un mese . Da quando la Russia ha ritenuto d’intervenire per salvare il destino della Siria , da sempre suo primo alleato nel Mediterraneo e base della sua flotta su questo mare.   Non a caso ho definito la situazione una escalation.                    Eccone i dati  concreti:

Il 5 Ottobre il ministro degli esteri turco protesta per un supposto sconfinamento di un caccia russo.                                                                         Il 16/10 l’aviazione turca abbatte un non meglio identificato drone .        Il 27 /10 il governo turco contesta il prezzo del petrolio russo fornito da Gazprom,  richiedendo una riduzione del 15% a posteriori del prezzo pattuito . Da notare che la Turchia acquista  in  nero , sovvenzionando il Daesh ,  il 40% del suo fabbisogno di petrolio a 20$ per barile  da 100 litri! 

Il 20/11 il ministero russo convoca l’ambasciatore russo per un’altra protesta circa supposte violazioni dello spazio aereo……

Risulta evidente che la presenza russa pone in seria difficoltà ogni sforzo turco per appropriarsi di parte del territorio siriano e di poter continuare il doppiogiochismo che gli americani permettono loro .                                       La richiesta turca stessa (accordata ed accettata)  di truppe americane schierate su un territorio cuscinetto in una fascia larga 50 Km  in territorio siriano per meglio difendersi è una scusa per poi annettersi quel territorio. Anche un bambino comprende questa politica penosa.

Ma ciò che è ancora più inaccettabile ed incredibile è che la Segreteria di Stato americana possa avallare il progetto neo-ottomano   che,  chiaramente per essere realizzato richiede un’ appoggio incondizionato degli USA ,    supportato  dagli interessi del complesso militare -industriale .     Questo progetto, di cui Erdogan ed il governo islamista sono portatori ,  è decisamente in conflitto con gli interessi europei e con la stessa Nato.  Molteplici le ragioni di una tale visione espansionista .  L’islamismo  sunnita , di cui questa Turchia ha come corollario la volontà esplicita di assumere un ruolo guida , egemonico  in quell’area.

La Turchia finanzia da oltre un quinquennio, insieme al Qatar ed alla Arabia Saudita,  le formazioni partitiche islamiste  in Egitto e Tunisia ed ha collegamenti molto stretti in Libia con il governo di Tripoli, per inciso il califfato !

Sovvenziona il Daesh , fornendogli armi ed appoggio logistico.          Continua imperterrita nel genocidio del popolo curdo ,sia sul suo territorio,  che nel Turkmenistan con bombardamenti e uccisioni dei capi villaggio.   Su 10 interventi aerei , 7 sono contro i curdi ,peshmerga e miliziani e 3 contro obiettivi Daesh in Siria..                                                          E’ evidente anche ad un cieco che l’interesse del governo turco attuale è di approfittare dell’ombrello americano per magnificare e realizzare le sue aspirazioni territoriali.

Ancora una volta ripeto che tutto ciò è profondamente contro l’interesse europeo.   Sembra quasi che l’obiettivo statunitense sia quello di mantenere uno “status quo” d’ incertezza , di una “no man’s land” che chiaramente è contraria agli interessi europei di stabilizzare l’area.    Inoltre,  l’atteggiamento del governo tedesco che teme la politica di contenimento dell’immigrazione verso la UE,  contribuisce a  creare incomprensioni.  Il fatto  di affermare  che la Turchia abbia oggi al suo interno due milioni di potenziali emigranti è falso!!!!

Che si discuta di offrire alla Turchia 2/3 miliardi di euro sull’arco di  5 anni dimostrerebbe che siamo di fronte ad un ricatto.   E ad un ricatto di questa specie una UE di 430 milioni di cittadini risponde per le rime. Come?            In primo luogo sospendendo la Turchia quale membro Nato a maggioranza! Si può ottenere una sospensione nonostante i falchi americani votino contro.     Poi si può  sottoporre la Turchia a sanzioni di vario titolo e peso.     Gli investimenti degli ultimi 20 anni in manifatture di vario genere sono rivolte al mercato UE per il 70% . Se si dispongono sanzioni economiche  , l’economia turca cade a pezzi..

Le ragioni per le quali ritengo che non si debba più seguire gli Usa in questa direzione   sono evidenti.  La Turchia sta giocando un gioco sporco.   Quell’aereo “abbattuto sul suolo siriano”  è un’ “escamotage” per coinvolgere la Nato in una situazione ancor peggiore dalla quale la Turchia ha tutto da guadagnare in quanto membro Nato ed in quanto gli alleati in qualche misura sono chiamati a sostenerla.                                                            E’ assolutamente idiota farsi trascinare in una tale situazione.

La Russia ha tutte le ragioni per dichiarare  la Turchia complice dei terroristi.     Quel Sukoi 24 non rappresentava certo una minaccia.              La Russia in quanto tale non ha alcuna ragione per sfidare  la Turchia.        Si è volutamente cercato  l’incidente diplomatico .                                 L’autorizzazione all’abbattimento è stata data direttamente da Erdogan.   E’ inaccettabile che un dittatore islamista membro Nato possa deliberatamente abbattere un’ aereo ,  non a fini di difesa  , ma per raggiungere i suoi scopi personali . Solo un pazzo  può mettere a rischio la pace con un tale gesto inconsulto , senza alcun pericolo immediato per la popolazione .

Qualora Putin decida una rappresaglia non è certo nell’interesse europeo, e tanto meno Nato,  di intervenire a difesa di un governo che finanzia il Daesh e gioca sporco nel quadro dell’Alleanza. La parole spese da Obama in sostegno alla tesi turca sono irricevibili ed inaccettabili . Ci mettano la loro faccia gli USA. Se lo ritengono opportuno. L’Europa, i membri Nato europei stiano fuori da queste  provocazioni.

Ancora una volta c’è sempre più bisogno di una strategia europea, non atlantica . Il contesto è quello Mediterraneo.                                                           E’ il territorio europeo in causa . Non dobbiamo delegare agli USA  la nostra difesa , se mai ultimamente ci abbiano favorito.  Siamo noi europei a dover intervenire per evitare minacce ancor peggiori.   Come affermavo in un’ altro articolo, più che mai oggi, in presenza della minaccia del Daesh , occorre rispondere unitariamente mettendo in comune mezzi , uomini  e soprattutto realizzando una strategia militare  di difesa comune.

Ho come l’impressione che,  oggi più di ieri, si ritorni ad un conflitto interno,  latente in seno all’Amministrazione americana.                                 Un’ Obama  a fine mandato che si trova in una situazione “lime duck” , ovvero con House of Representative e Senato entrambe a maggioranza repubblicana. Che dispone solo di un potere di veto.

La maggior parte delle lobbies  , in particolare quella del complesso militare industriale , vogliono un repubblicano quale prossimo Presidente  per riprendere il “business as usual” , ovvero riprendersi quel 30% di miliardi di dollari che Obama ha tagliato al Pentagono  durante il suo primo mandato , e magari creare un “casus belli”  molto prossimo all’UE per continuare a condizionarci .

No , credetemi non c’è nessun   anti -americanismo nel mio pensiero . Esiste solo  un profondo dubbio circa le volontà e gli obiettivi  espressi da una politica di aggressione inutile ed incondizionata che sembra non seguire alcun filo logico , né tantomeno una strategia globale.

Buona  vita a tutti.

Informazioni su exult49

JOHNS HOPKINS UNIVERSITY - MANY DIFFERENT LIVES- MORE THAN HALF SPENT ABROAD- CRITIC OF THE NOWADAYS ITALIAN WAY OF THINKING NEVERTHLESS OPTIMISTIC ! Leggete, il quotidiano del blog "free": "The exult49 Daily". www.paper.li/exult168/131966546
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4 risposte a L’AVVENTURISMO TURCO

  1. exult49 ha detto:

    Raimondo ti ringrazio per la cortese attenzione !

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  2. redpoz ha detto:

    L’ha ribloggato su i discutibilie ha commentato:
    Un pttimo post per provare a fare il punto su quanto sta accadendo fra Russia e Turchia, con la NATO e l’Europa nel mezzo…

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  3. redpoz ha detto:

    Concordo totalmente che sarebbe demenziale seguire la Turchia contro la Russia. A prescindere.
    L’Europa non è certo nella posizione di mettersi ad alzare la voce contro i russi (con l’inverno che sta arrivando, aha haha!).
    Sospendere la Turchia dalla NATO sarebbe la cosa migliore da fare, seguita subito dalle sanzioni economiche. Ma, come al solito, manca l’auctoritas politica per farlo.

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  4. GIAN CARLO ha detto:

    Abbiamo proprio degli alleati che sono sempre più dei nemici. Come si fa a dipendere da questi tecnologici, ma ignoranti cow boy ! Se non era per il sacrificio dei milioni di morti russi nella 2° guerra mondiale col cavolo che ci sarebbe stata la vittoria sui nazisti. Gli americani sono quasi peggio dei comunisti ante litteram !

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