Nel mio recente viaggio da trekker in Marocco per una veloce , ma intensa salita al Jbel Toubkal , la vetta della catena dell’Atlas , mi sono anche concesso un’arresto sul percorso. Sidi Chamharouch, luogo di pellegrinaggio musulmano, come lo stesso prefisso “Sidi ” annuncia.
Per la presenza di un marabout , che in dialetto berbéro sta per uomo santo, venerabile. Che in arabo corrisponde a Sufi. La montagna luogo di raccoglimento e di meditazione offre sempre ragioni per approfondire cognizioni e valutazioni , se non giudizi. Ecco la ragione di quanto vado a scrivere avendo frequentato per quasi un ventennio ed a vario titolo il Maghreb ed il mondo islamico.
Islamismi perché storicamente d’interpretazioni coraniche ve ne sono molteplici, e come corsi ricorsi storici addivengono a scontri e conflitti che generano distruzioni ed esodi da secoli. Credo che per un’analisi approfondita del mondo musulmano e del suo credo occorra un background multidisciplinare . Sociologico, , économico e politico. I motori di questa violenza sono oggi costituiti dai rapporti di forza tra gli Stati e nel contempo dai coflitti interni allo stesso ISlam. La violenza che l’Isalm vive oggi é la stessa tragedia , la guerra fratricida il cui obiettivo é la definizione stessa di musulmano. Chi sia il musulmano , quali le prerogative, le stigmati.
Una sorta di competizione a chi é il più puro……….Wahabita, takfikirista, fratello musulmano, sunnita , sciita . La lotta oggi è a chi imporrà il proprio modello di “buon musulmano”, chi deterrà il brand e quindi il monopolio della fede .
E’ evidente a tutti coloro che s’interessano alla politica, ed alla strategia politica che il potere économico dei Paesi del Golfo é oggi vincente sulle altre visioni e culture islamiche. In effetti lo sponsor del salafismo di cui tratterò più tardi é l’Arabia Saudita. E ne vediamo oggi le conseguenze. A ciò si aggiunga il ruolo di Internet che si scontra con la trasmissione classica della fede appannaggio della tradizione musulmana che era veicolata dalla famiglia. Oggi tale trasmissione é superata . E’ superata in varie aree del M.O., dell’Asia ,da scuole coraniche che indottrinano, non educano.
Da interpretazioni basate su letture orientate alla violenza. Il Daech non rappresenta certo tutto l’Islam, ma una parte che é coltivata , e veicolata da decenni in M.O. ad uso e consumo delle teocrazie che dominano quei territori. Spesso la lettura del Corano é legata ad un immaginario , una story teller , che rielabora il testo in un approccio dogmatico, non meditativo/riflessivo, travisandone il contenuto ed il messaggio.
Quella in effetti la visione dogmatica dell’Islamismo del VI/VII sec.. L’educazione islamica oggi é un’immensa Babele. Dove il Profeta ( Maometto) é sempre più spesso più importante di Allah stesso. Il salafismo é un concetto , un modo d’intendere di vivere la religione. La dicotomia nasce dalla cultura da cui emana . Volendo prescindere dal passato di cui mi occuperò più avanti. Oggi ha assunto una visione chiusa al mondo esterno, sia musulmano che non musulmano, una fede ultra-ortodossa. Si sviluppa alla fine degli anni ’90 e punta al sovvertimento politico istituzionale. A queste comunità salafite, sovvenzionate a piene mani dall’Arabia Saudita, come contrappeso si serrano i ranghi dei Fratelli Musulmani sovvenzionati dal Qatar.
Questa formazione già ben presente in Egitto, ha governato con Mursi per ben tre anni prima di essere posta nuovamente fuori legge dai militari che hanno ripreso il potere. La stessa formazione ispirava e sovvenzionava Nhada in Tunisia ed ha governato per tre anni dalla caduta di Ben Alì alle regolari elezioni di Dicembre 2015 dove hanno vinto le forze moderate e laiche.
Il Salafismo é il pensiero religioso ispirato a Ibn Abd al – Wahhab.
Il Wabismo é la religione dominante e di stato dell’Arabia Saudita quella su cui si fonda la teocrazia che di fatto esercita un potere assoluto sul quel territorio e di fatto su quasi tutti i Paesi del Golfo, satelliti di quel regno.
Fondamento di questa versione dell’islamismo più integralista : l’assioma dell’inferiorità della donna. Quindi liberticida e fonte d’ineguaglianza per le donne. Un’altro aspetto che lo pone ai margini della odierna visione della società civile é il concetto stesso di purezza nella fede . Questa concezione tende alla disgregazione in quanto si sviluppa in comunità chiuse che non dialogando con l’esterno tendono alla rottura dei rapporti sociali . Da qui genera la visione jihadista. Un conflitto permanente ed assoluto che non conosce mediazione. Gli stessi musulmani vengono considerati “miscredenti”!!!
Questa é l’origine dell’Islam salafita praticata da Al Qaeda e dal Daech. Tipica del periodo dei Califfati del V°e VI sec. E poi in seguito nel 13° sec. proseguita dal pensatore Ibn Taymya. Proprio di questo periodo é la nascita della prima opera sociologica compiuta, opera del grande pensatore Ibn Kaldhoum.
Un periodo in cui l’arabismo dominava e le teocrazie erano élites intellettuali progredite e non ancora succubi dell’oscurantismo religioso. Ma non si deve confondere il salafismo nato e praticato in M.O. con l’islamismo praticato nell’area del Maghreb. Il riferimento ed il pensiero di qust’ultimo é la scuola Malekita. Una visione del mondo più aperta , più tollerante , più dialogante. Frutto di una maggiore istruzione , di una cultura non settaria , né dogmatica.
Oggi assistiamo ad una lotta tra questo islamismo che si rifà al maraboutismo , all’islam dei confratelli , della compassione, dell’umanesimo. E quello whabita che si sta espandendo nel mondo. Radicalizzandone i contenuti , estremizzando i messaggi per meglio imporre il modello d’islamismo a loro gradito . Grazie al denaro ed alle copeture dei Paesi del Golfo , ben consci della fine delle risorse energetiche, devono ampliare la loro zona d’influenza entro i prossimi 50 anni. Sarebbe opportuno ricordare che il denaro é strumento del diavolo per l’arabo d’élite, mentre per il negoziatore occidentale la filosofia imperante é ” pecunia non olet”.
Due concezioni del mondo molto, molto diverse!!! Buona vita a tutti.
L’ha ribloggato su Raimondo Bollettae ha commentato:
Un contributo prezioso per capire.
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