GERMANIA : ELEZIONI E FUTURO EUROPEO


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English: The emblem of the European Council Latina: Insignia Consilium Europaeum ‪Norsk (bokmål)‬: Det europeiske råds emblem (Photo credit: Wikipedia)

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This image shows Angela Merkel who is the the Chancellor of Germany. The image was taken one day before Merkel received the International Charlemagne Prize of the city of Aachen (Karlspreis). (Photo credit: Wikipedia)

In uno dei miei post più recenti affrontavo il prossimo voto tedesco e contrariamente a quanto scritto dalla quasi unanime stampa italiana prendevo in considerazione le notevoli difficoltà che Angela Merkel affronterà domanica prossima. M’interrogo spesso sulle ragioni che spingono la mania tutta italiana di correre in soccorso del supposto vincitore…..          Una piaga tutta nazionale.   Ma lasciamo perdere quest’attitudine  e concentriamoci sui fatti.  Partiamo dall’ultimo test nel lander più ricco, più cattolico, più diverso della Germania federale di oggi, la Baviera che   ha dato la vittoria ai CDU-CSU.  Peccato si sia dimenticato che le ultime 8 elezioni in ogni Lander della Repubblica federale sia stato malamente perso dal centro destra tedesco.

I sondaggi  che,  come in ogni onorato paese sono , nella loro interpretazione  frutto d’interessi delle parti e degli editori di riferimento,  hanno attribuito percentuali afghane alla coalizione governativa, cominciano ora a mostrare qualche crepa nella teutonica visione di vittoria. Sia il sondaggio telefonico condotto dal network ZDF,  che quello condotto dall’INSA per il Bild Zeitung, confermano che il supporto per la Merkel si aggira sul 38%, mentre quello per l’SPD e dei  Gruner è intorno al 36.5%.    Come indicavole settimane scorse,  un primo grave problema per l’eventuale prossimo governo sarà il risultato circa il partito liberale , FDP.

Vi sono non poche avvisaglie che non riesca a superare lo sbarramento dei voti del 5% a livello federale.  Ago della bilancia per decenni,  la formazione ha subito una perdita di consensi notevole.  Una sua débacle , come avvenuto alle recenti elezioni bavaresi, condurrebbe senza dubbio ad una “non vittoria”.  Un’altro risultato che potrebbe mettere alle corde coloro che vedono una Germania stabile ed equilibrata nel governo europeo sarà l’esito di Alternative fur Deutchland. La formazione grillina tedesca che però a differenza dei nostrani guitti, si dichiara senza  mezzi termini di destra e contro l’euro.  Non hanno né guitti , né pseudo markettari bidonari loro  , ma sembrano attestarsi su una quota vicino al fatidico 5%.  Se la superassero un’altra falla nella presunta stabilità della politica tedesca si aprirebbe e con notevole fragore. Ciò in ragione del fatto che i seggi conquistati da quest’ultima formazione andrebbero a ridurre proporzionalmente quelli della CDU-CSU.

Inoltre il dato lampante é che i due maggiori partiti hanno una visione eurocentrica . La vittoria di una formazione anti euro e anti europea  spingerebbe a maggior ragione verso una “grosse  coalitionen”.  Occorre dire, a onor del vero, che l’alleanza nazionale in Germania , più volte praticata,  ha dato risultati notevolmente migliori di quelli offerti da quelle nazionali. Ma si sa, in Germania il senso morale ed etico insito nell’etica protestante é molto più presente che nell’alveo cattolico dove le indulgenze , se non il silenzio assenso,  sono da secoli pratica comune.

Tornando alla politica tedesca , questo stato di cose amplierebbe il campo d’azione del contendente SPD alla Cancelleria, Steimbruck,  sia in caso di vittoria , che di sconfitta.  E’ altresì vero che quest’ultimo abbia declinato ogni possibilità di far parte di un’altra grande coalizione.                            Altrettanto lo é il fatto che in caso di stallo dovrà necessariamente partecipare alle negoziazioni.  Occorre ricordare che Steinbruck che aveva un notevole seguito al momento della sua candidatura,  ha poi subito una serie d’inciampi circa il fatto di aver partecipato a numerosi interventi pubblici di carattere economico finanziario percependo circa 1.7 milioni di dollari per i suoi scritti e presentazioni. Niente di comparabile al latrocinio continuo e costante rappresentato da Berlusconi, anche perché  quell’ammontare di denaro percepito é stato regolarmente dichiarato al fisco.

 Infine occorre ricordare che nel sistema di voto in Germania , da sempre, l’elettore tende a praticare un voto disgiunto tra candidato e partito/coalizione di appartenenza.  Il timore che una notevole massa di elettori possano, come d’abitudine 1/3  porre in contrasto la loro volontà ha imposto alla Merkel di richiedere espressamente agli elettori di esprimere un doppio voto alla CDU-CSU.  Difficile comprendere se sarà ascoltata dal suo elettorato. Un’ulteriore problema che Angela Merkel dovrà superare é la continua e rampante disaffezione dell’elettorato degli Osti, ovvero dei tedeschi dell’est.  Dopo 24 anni dall’unificazione le loro esistenze non sono migliorate , anzi ultimamente il livello di vita e le aspettative si sono ridotte. E questa grande fetta di popolazione che ha creduto nell’unificazione, che ha supportato la Merkel , una di loro, oggi non é più disponibile  a darle ulteriore credito. La Merkel ha speso 35 anni della sua vita nella Germania comunista  e molti di coloro che  l’hanno votata convintamente nel passato si sentono oggi traditi da questo capitalismo che di fatto, dopo quasi un quarto di secolo, ancora tarda a manifestarsi in termini di salari e di consumi.

Alcune città  grazie a fondi governativi ed investimenti privati come Lipsia, o Dresda hanno goduto di un certo progresso economico, ma ad esempio nel Magdeburgo  la situazione  é molto grigia e priva di futuro.                                        In sintesi, esiste una profonda fronda d’indifferenza nei confronti della Merkel tra i pensionati ed i giovani che si sentono traditi dalle promesse non realizzate. Lo stesso risentimento, a parti invertite,  é rilevabile ad Ovest.     La riunificazione ed i suoi costi , circa 2.900  miliardi di euro ,  ha sollevato una serie di ondate di rabbia  …… E’ vero, ad Est  il bacino dei voti é numericamente più piccolo,   ma tenuto conto dell’astensione che si stima in aumento e dell’incertezza nei landers più ricchi , la vittoria tanto sbandierata sembra essere molto meno certa. La popolazione  dell’est conta circa 15.8 milioni di elettori.  Nel 2009  Merkel ottenne il 30% del voto , mentre la Linke circa il 29% , l’SPD ottenne il 18% .                                                     E’ vero che l’SPD ancor oggi afferma di non voler alcuna alleanza con la Linke, ma del domani non c’é alcuna certezza, nonostante le differenze ideologiche presenti tra le due formazioni. Infine, giusto per raffreddare l’idea di una vittoria “tout azimut” della CDU-CSU c’è il problema dei rapporti di forza tra Bundestag e Bundesrat.                                                                          Quest’ultimo é composto dai 16 Landers che compongono il Senato federale e che sarà dominato da SPD e Gruners . Numerose sono le leggi federali che richiedono l’approvazione del Bundesrat dove il compromesso sarà  inevitabile.   Mancano appena due giorni all’acquisizione di questo risultato elettorale che ci riguarda tutti da vicino.                                                        

Non solo in quanto la politica tedesca impatta su quella degli altri maggiori paesi continentali, Francia, Italia , Spagna, ma rappresenta la sola reale possibilità di addivenire ad una integrazione europea degna di questo nome, cessione di sovranità in cambio d’ integrazione, politica,economica e militare. Qualora il prossimo Parlamento Europeo , la cui elezione é fissata nel 2014 non riuscisse in questo intento , l’idea stessa d’Europa perderà senso e supporto , riportandoci all’Europa della nazioni, degli Stati , ad una regressione totale , relegandoci a vaso di coccio tra due vasi d’acciaio ;USA e Asia.

Buona vita a tutti.

 

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2 risposte a GERMANIA : ELEZIONI E FUTURO EUROPEO

  1. exult49 ha detto:

    Niente da aggiungere , E’ anche la mia tesi. Ma credo che sarà più difficile di quanto la maggioranza creda.L’instabilità serpeggia anche in Germania.

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  2. redpoz ha detto:

    piaga italiana che sta per colpire anche Renzi, mi pare.

    il test bavarese è stato in realtà abbastanza positivo per l’SPD, a mio giudizio.
    previsione azzeccata per FDP (ci avrei scommesso anche io) e condivido il giudizio su AfD come “grillino” in stile teutonico, l’ho ripresa da me. quasi quasi, avrei voluto vederli nel Bundestag…
    certo, sarà ora interessante vedere come la Merkel riuscirà a giocare le suer carte per formare la coalizione: i numeri in teoria sono dalla sua (chissà, potrebbe anche provare a cercare qualche transfugo…), ma Verdi ed SPD potrebbero giocare al rialzo.
    di certo è illusorio aspettarsi grandi concessioni verso l’europa: tutti europeisti, ma nessuno allocco…

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