PRIMARIE


The Prodi Commission in 1999.

The Prodi Commission in 1999. (Photo credit: Wikipedia)

Cominciano già ad annoiare queste primarie, ancor prima che venga deciso il metodo con il quale si ritiene debbano essere impostate, gestite ed interpretate. (trovo incredibile che solo domani si riunisca la commissione che le emana) Ho già chiarito in altro post  che le primarie hanno come unico scopo quello di determinare quale candidato i simpatizzanti e sostenitori della coalizione di sinistra ritengano sia più adatto a guidare il governo in caso di vittoria.   Tutto questo sulla base di un programma , progetto  e visione politica scelta dal partito/partiti che compongono la coalizione .

Hanno  ragione coloro per i quali questo aspetto rappresenta  un “turning point”  di peso. Sono soddisfatto che si riformi la coalizione, ma non per poi scomporsi successivamente, come in passato. Il programma politico deve essere sottoscritto da tutti i candidati e dai partiti che sono nella coalizione.  Da sempre sostengo, al pari di molti politologi e dal più autorevole ,Sartori, che il sistema elettorale migliore per l’Italia sarebbe il doppio turno, ma siamo inascoltati. Un tale sistema permette la conta delle singole formazioni e  poi al secondo turno obbliga al rassemblement, alla  coalizione su un progetto politico diffuso e accettato da tutti. 

Mi auguro sia la scelta del prossimo parlamento, poiché questo non rappresenta più nessuno! Ma attenzione ,quando si fà  il discorso del doppio turno alle prossime primarie  si assiste ad un capovolgimento totale dello spirito di libertà dell’elettore simpatizzante. Perché? Semplice.

a) Si sceglie un candidato senza sapere quale programma il PD e la coalizione di cui fà parte intende portare avanti b) Si rischia il caos totale, perché se non si evita che solo i supporters e sostenitori della coalizione di sinistra votino,  si rischia che il voto venga inficiato dalle falangi berlusconiane e siano esse a detrminarne il risultato.  c) Surrettiziamente si desidera che i simpatizzanti elettori scelgano tra i vari candidati. Ciò significa  che il peso dei candidati delle liste elettorali che saranno formate in seguito , secondo il porcellum in vigore , e non secondo il volere dei simpatizzanti / elettori, sarà espresso in percentuale su quelle preferenze espresse.  Ecco perché mi oppongo ad una visione da bilancino farmaceutico .

Perché manca di visione politica , oltre che di seria selezione dei candidati. Allora si faccia un Congresso straordinario e si decida partito per partito ,o assieme a Sel , IDV , PD il programma di coalizione  e si voti.   In caso contrario, si offre ad una massa incontrollabile ed  incontrollata di andare a votare,   a prescindere dalla volontà  di quest’ultima di votare alle politiche per la coalizione.  E’ proprio quello che il proto-  buffone Renzi vuole.

Lui ha già dichiarato che si indirizza e vuole il voto di coloro che non appartengono oggi alla coalizione. Un discorso che avrebbe potuto fare solo dopo aver ricevuto l’investitura dalle primarie , non prima , cercando di avvantaggiarsi non solo sugli altri candidati, ma anche facendo richiesta  di votarlo alle primarie.

Ora parliamoci chiaro,  la grande maggioranza deigli amministratori del PD non é con Renzi. La stessa assoluta maggioranza dei giovani del PD non é con Renzi.  Basta con i giochini. Siamo seri. La politica é una cosa seria. Non é roba da boyscout , così come non era cosa per Buffoni d’imprenditori del niente inseguiti dai creditori , Berlusconi anni ’90 , con la sua discesa in campo che ci ha condotti dove siamo.  Il rischio, come ho già scritto, é di perdere l’identità.  Se si vince si ha il diritto/dovere di governare .

Governare secondo un programma definito e votato dai cittadini italiani che danno il loro voto in funzione delle capacità di colui che guiderà il governo , ma soprattutto sulla base di quella visione d’insieme che oggi al PD sembra mancare. Governare degnamente  in maniera solidale  e sodale con i partners della coalizione.  Evitando di finire nella “no men’s land” del governo Prodi.  In altri blog si dà molto peso alla vittoria del centro sinistra, senza però chiarire quale centro sinistra , alla Veltroni /Renzi , un centro che di sinistra ormai non ha più che l’etichetta , o un centro sinistra  che si fondi sui valori stessi della sinistra e di un cambiamento serio  e netto. Abbandonando le esitazioni degli ultimi 5 anni.

Ecco, piuttosto di governare un tanto al kilo, allora la mia del tutto personale considerazione é lasciamo  che vinca la destra, o il populismo di Grillo&Co. Gli italiani devono comprendere sulla loro pelle , se non l’avessero già  chiaro  che le promesse  dei buffoni conducono allo sfascio. Non si vince non potendo governare , giusto per il gusto di stare al potere.   E’ così che la sinistra ha perso appealing negli ultimi anni ,comportandosi come la destra .

Se la sinistra vince deve fare una politica di sinistra  . Ciò significa :

Politica dei redditi, patrimoniale alla francese, dimissioni automatiche di coloro che vengano indagati, revisione costituzionale del regionalismo all’italiana, con l’introduzione di controllo di spesa a tutte le regioni , incluse quelle a statuto speciale, da parte della Corte dei Conti ex ante ed ex post. Riduzione 50% dei parlamentari , riduzione del 50% degli organici regionali parametrati alla demografia, abolizione immunità parlamentare, massimo 2 legislature, non cumulabilità dei mandati, pubblicazione dei redditi di tutti i parlamentari, consiglieri, autorità di controllo,  managers aziende di stato, ad inizio incarico e fine incarico. Potrei continuare , ma questo  basterebbe.

Occorre cioé interrompere il corto circuito ;  vincere per poi barcamenarsi, attraverso compromessi tra le stesse forze politiche , con le lobbies, per conservare gli oligopoli privati che sostengono parzialmente i partiti stessi. In un sistema di corruzione e corruttela abnorme. Basta , é comportarsi come la chiesa cattolica che ormai galleggia  e pur di preservare il potere abbandona la sua stessa  missione di fede ed i principi di fondo dell’etica cristiana. 

Ecco,  si vince per vivere, per progredire,per  cambiare il paese , offrire alle giovani generazioni quell’identità sociale che solo il lavoro, l’occupazione , l’integrazione rendono cittadini a tutto tondo.  Ad esempio, una riforma del mercato del lavoro in questo senso,  deve essere uno dei primi atti di un governo di sinistra. E poi  ciò che chi mi legge già conosce.

Uno Stato laico che sia degno e possa definirsi tale. Quindi tassazione certa  dei beni patrimoniali della chiesa cattolica. A  questo proposito rischiamo di pagare una multa di 9.5 milioni alla UE, se quella legge sbandierata da mesi non viene applicata entro fine anno. Uscire dal ricatto politico di una zavorra cattolica retrogada ed eticamente inaccettabile.

Questa é la mia visione di una sinistra seria, laica, eticamente ineccepibile che  vince per cambiare, non per stare al potere e mantenere lo status quo delle relazionismo socio-economico che impera da 60 anni .  Questa é la differenza tra coloro che amano il cambiamento, non l’esegesi , o la promessa.    Tra coloro che il neo keynesianismo lo comprendono a fondo,  alla Stiglitz,  e  ne comprendono i limiti ,  in un tale contesto di débacle finanziaria, dove Giavazzi , o tanti altri “illuminati liberals” di casa nostra, credevano  che in Italia bastasse modificare l’art.18 per accrescere la produttività e competitività. Buffonate. 

L’industria, in un mondo globalizzato,  offrirà sempre meno occupazione.       E quella italiana , in parte,  ha già perso il treno a causa della miopia dei suoi imprenditori in fatto di scelte strategiche e assenza di reinvestimenti. Molti , troppi  i settori produttivi che abbiamo abbandonato di fatto , dopo anni di eccellenza. Guardiamo la realtà di questo paese.

Il fiscal compact ci sarà di aiuto ,se comprenderemo che occorre guardare al dopo domani se vogliamo uscire da questa crisi che ci terrà al palo fino al 2015.  Se volete potete verificare la mia previsione passata !10 mesi fà avevo già scritto che la nostra crescita sarebbe stata negativa del 2.4% sul Pil nel 2011. Si rischia di superare questo dato. Il  prossimo anno saremo a – 1.2. Forse saremo a + 1 nel 2014 , ma per creare posti lavoro occorre almeno un + 2.5%.

Infine,  ormai le decisioni serie , quelle vere, sono prese a Bruxelles. E’ là dove la nostra attività lobbistica  per l’Italia  nei confronti degli altri partners , deve essere svolta ad ampio spettro e con tutti i mezzi possibili. Abbiamo perso credibilità, personale capace di rappresentarci al meglio in tutte le istanze europee: Commissione, Parlamento, commissioni interne .

La nostra presenza é oggi sul basso della piramide di tutte queste istituzioni. Tanti uscieri, pochi di livello medio, i dirigenti sono un manipolo  . Oggi la politica italina la si decide più a Bruxelles e  a Strasburgo che non a Roma .     Se non ci adeguiamo siamo costretti a ridimensionarci.  

Dobbiamo comprendere che la cessione di quote di sovranità  in ambito finaziario-bancario in termini di controllo , e di politiche e divisioni del lavoro in ambito di politiche industriali ,  sono la via maestra.  Solo così usciremo dalla crisi. Parlare alla Buffoni, alla leghista, significa solo ignoranza di fatto dei meccanismi decisionali e ottusità politica conclamata. 

Buona vita a tutti.

Informazioni su exult49

JOHNS HOPKINS UNIVERSITY - MANY DIFFERENT LIVES- MORE THAN HALF SPENT ABROAD- CRITIC OF THE NOWADAYS ITALIAN WAY OF THINKING NEVERTHLESS OPTIMISTIC ! Leggete, il quotidiano del blog "free": "The exult49 Daily". www.paper.li/exult168/131966546
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8 risposte a PRIMARIE

  1. exult49 ha detto:

    Sì in un certo senso hai ragione . fondazioni camuffate da ideologie a scopo di lucro!

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  2. Sion ha detto:

    Partiti partiti e ancora partiti destra sinistra centro ma di cosa si parla? chiamiamole x nome Fondazioni camuffate da ideali.

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  3. exult49 ha detto:

    Angelo, un commento che allarga il dibattito e’ presentato da un’altro mio lettore ,Paolo Delicato, su FB. Ti consiglio lettura,l’informazione, la comunicazione sono importanti e devono divenire circolari.Occorre cercare e convincere parte di quel 54% di astenuti,indecisi….
    . Sono in maggioranza a sinistra e delusi.Le prossime elezioni contrariamente al passato si vinceranno a sinistra ,o a destra, non al centro.Questa e’ la strategia vincente che erode l’astensione.Ma x far cio’ si deve OSARE,PRENDERE POSIZIONE,DIVIDERSI E DIVIDERE PER UNIRE. Buona vita

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  4. exult49 ha detto:

    Emilia Romagna,Toscana,Umbria compattamente gli amm.locali sono contro.Non e’ un mistero,basta vedere le loro prese di posizione. Cmq ,come sottolineato si vincere x governare non mantenere lo status quo. Liberismo,populismo tirano la volata ai soliti poteri forti.Basta!

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  5. angelo d'anna ha detto:

    la sinistra è minoritaria stabilmente al 42% (mediamente da oltre un anno) .Non ci vuole molto perchè diventi maggioritaria. Sarebbe sufficiente convincere coloro i quali sono andati via ma che ogni tanto volgono lo sguardo all’indietro.
    P.S. in uno dei tuoi ultimi, scrivi che nelle regioni ad alto valore aggiunto non vogliono Renzi. La cosa mi incuriosisce. Puoi spiegarla meglio?
    Grazie.
    Angelo.

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  6. exult49 ha detto:

    Conoscendo la creativita’ degli italiani e delle loro supposte furbizie non accetto programmi “a’ la carte”.Il PD ed i suoi organi dirigenti prima , o poi saranno chiamati a scelte ineludibili.Prima sara’,meglio sara’. Se come tu credi la sinistra e’ ancora minoritaria, e non cobdivido,allora meglio perdere in piedi che scomparire in ginocchio. Ai posteri…

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  7. angelo d'anna ha detto:

    Alle primarie ogni candidato presenterà il proprio programma; e sulla base della credibilità del programma e del candidato gli elettori sceglieranno. Al doppio turno i due sfidanti si contenderanno la leadership dell’intero schieramento . E’ molto probabile che i due modificheranno o integreranno il proprio programma con il meglio di chi ha perso. Ma siamo sempre nell’ambito del centro sinistra e della capacità di ognuno di indirizzare una società moderna verso funzioni sociali di giustizia ed equità ; verso un sistema di regole condivise e una cultura sistematica del rispetto delle regole.
    Io credo nella intelligenza e sensibilità degli elettori verso quelle proposte politiche che più chiaramente indicheranno un sistema diffuso di interessi reciproci. Sopratutto dopo 3 anni di dura crisi e di scandali che hanno investito buona parte della classe politica.

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  8. icittadiniprimaditutto ha detto:

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

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I commenti sono chiusi.